Tainesi di ieri: Edoardo Zingaro

di Laura Tirelli

Edoardo Zingaro nacque a Taino il 10 dicembre 1894.
Da ragazzo fece il vetraio presso la vetreria di Castelletto Ticino. Successivamente entrò in SIAI dove lavorò come operaio fino alla pensione. Combattè nella prima guerra mondiale e per le sue azioni di coraggio si guadagnò una medaglia di bronzo.
Sposò Maria Bassetti di Oriano ed ebbe una figlia, Luciana.
Nel tempo libero dal lavoro si dedicava alla cura del giardino e dell’orto, all’allevamento delle api e alla lettura di quotidiani e riviste e delle gazzette ufficiali su cui sono pubblicate tutte le leggi emesse dal Parlamento. Questo suo interesse per la conoscenza delle leggi era conseguenza di quella che è stata la sua vera e profonda passione: la politica. Comunista convinto, per lui la politica era esercizIo di valori ideali e credeva sinceramente che con il comunismo ci sarebbe stata una società più giusta. Fu consigliere comunale per quasi trent’anni, dal 1946 al 1975, sempre all’opposizione (solo per un brevissimo periodo, subito dopo la guerra, fu vice sindaco). In tutti quegli anni, rispettò l’impegno assunto con gli elettori e si interessò del paese. Persona fidata e discreta, destava fiducia negli altri e molte persone erano solite rivolgersi a lui per consigli o risolvere problemi anche di ordine pratico. Aiutò, ad esempio, suor Melania, che fu insegnante presso la nostra scuola materna, a svolgere le numerose pratiche burocratiche per avere la pensione di anzianità. Ebbe sempre molto rispetto per gli altri e non cercò mai di imporre le proprie convinzioni, o di ricavare qualche beneficio personale dalla sua attività politica.
Edoardo Zingaro appartiene a quel genere di persone che hanno onestamente creduto nel comunismo e nel partito che lo rappresentava e certamente non immaginava le sofferenze e i danni morali, materiali e fisici che il regime comunista ha causato a centinaia di milioni di persone nei paesi dell’est Europa e dell’Asia per anni sottoposti alla dittatura del partito comunista. E’ morto nel 1976. Il Comune, l’anno prima, gli aveva conferito una medaglia quale ringraziamento per l’opera prestata al paese.