Vecchie foto e cartoline

Taino anni ’50
L’Oratorio di S.Giovanni Battista a Cheglio, ai primi del secolo.
Piazza di Taino. Il monumento ai caduti, dopo la realizzazione nel 1933 della “Casa del Balilla” (oggi Cento dell’Olmo), venne spostato in quella che è ancora la sua attuale collocazione.
Una vecchia cartolina ritrae la piazza Comunale di Taino, oggi Piazza Piero e Gaspare Pajetta, con l’edificio della scuola e municipio ed il monumento ai caduti della prima guerra mondiale.
La piazzetta ridenominata nel 1925 Vittorio Emanuele III. A questa piazzetta, che, sebbene piccola, rappresenta il punto focale del paese, sono stati dati tradizionalmente nomi di rinomanza. (cartolina di Rina Gianelli)
Questa piazza ha avuto quattro cambiamenti di nome.
Inizialmente era chiamata piazza della Scuola Comunale (1866), poi divenne piazza della Signora (fine 1800) in onore della duchessa Serbelloni, munifica donatrice della nuova chiesa. Nel 1925 fu denominata piazza Vittorio Emanuele III e ora è piazza Patrioti (vecchia cartolina collezione Alberto Sculatti)
Vecchia foto della chiesa di S.Stefano, costruita nel 1874. Il mosaico sopra l’ingresso raffigurante Santo Stefano, opera di Salviati del 1883, è stato sostituito da uno più moderno negli anni ’70, ma verrà presto restaurato.
Vecchia cartolina

La chiesetta del Palazzo Serbelloni-Corti e la ghiacciaia
Monzeglio
Roncaccio
San Damiano
Ca’ Nova
Due vecchie cartoline di Taino. La prima è del 1914; la seconda ritrae l’interno della chiesa prima del restauro del 1973. Sono visibili gli ornati e le pitture originali completati l’8 novembre 1879 a spese del parroco don Antonio Cominetti, ed il pulpito offerto dal popolo nel 1889, sulla prima colonna
Scene di vita rurale, anni venti. La foto ritrae la corte della cascina Matilde e la famiglia Gumier, mezzadri provenienti dal Veneto. Le due bimbe sono Lina Bielli, figlia del fattore Alfredo, e Luigina Gumier.
Anni ’50
Anni ’60. In questa foto si nota che il condominio che attualmente ospita la posta è in costruzione
Dal Monte della Croce, anni ’50
La caccia alla volpe a Palazzo Corti, 1919
Il palazzo Serbelloni-Corti, e sulle pendici del Monte della Croce, la cascina ai Ronchi. La foto, dei primi anni del XX secolo, ritrae i vigneti, i boschi e la corona di alti pini, oggi abbattuti, sulla sommità della collina.
conte Giuseppe Crivelli- Serbelloni, ultimo discendente dei feudatari di Taino
Il vecchio olmo della piazza. il grande olmo, piantato presumibilmente intorno al 1630, è caduto, in seguito ad un temporale, il 5 giugno 1994.