La lapide paoleocristiana

a cura della Redazione

Lo scorso mese di luglio, in occasione della visita dei Professori dell’Ambrosiana a Taino, Don Fausto ha mostrato loro la lapide paleocristiana posta all’interno della Chiesa Parrocchiale e che fu ritrovata sotto il sagrato nel 1966, chiedendo loro, quali studiosi ed esperti, maggior precisazioni sulla datazione di questo reperto.

Lapide paleocristiana rinvenuta in prossimità della chiesa

L’iscrizione in latino sulla lapide è la seguente:
B(ene) P M(erenti)
HIC REQUIESCET
IN PACE PARVOLUS
C(h)R(is)T(i) FAMULUS
ESTEFANUS QUI
VIXIT IN SECULO
AN(nos) P(lus) M(inus) V D(eposuit) SU B
KAL(endis) A(u)G(usti) I(n)D(ictione) XII

(Qui riposa in pace il bambino Stefano, servo di Dio, che visse cinque anni. Fu deposto nel quinto giorno delle Calende di Augusto nella dodicesima indizione).

Il Prof.Don Marco Navoni ha gentilmente risposto alla richiesta di Don Fausto con un suo scritto nel quale dice: “Il sistema delle indizioni come metodo di datazione inizia nel 324 d.C e consiste in un ciclo di quindici anni. Dunque la “dodicesima indizione”, indicata nella vostra lapide, potrebbe indicare uno dei seguenti anni: 324 – 339 – 354 – 369 – 384 – 399 – 414 – 429 – 444 – 459 e così via…Occorrono ovviamente altri elementi (paleografia, altre indicazioni cronologiche, natura del manufatto) per precisare a quale indizione ci si riferisce”.

Gli studiosi Pier Giacomo Pisoni e Pierangelo Frigerio che esaminarono la lapide al suo ritrovamento, avanzarono l’ipotesi che il bambino defunto fosse stato sepolto il 1° Agosto 549.
In base alle indicazioni forniteci da Don Marco, questa data rientra nello schema illustrato, però, sarebbe opportuno a questo punto fare ulteriori indagini perchè in effetti la lapide potrebbe essere più giovane anche di duecento anni ed essendo questo il reperto cristiano più antico di cui dispone Taino, varrebbe la pena conoscere con maggior approssimazione la data esatta per determinare l’epoca di inizio del cristianesimo nel nostro paese.