di Laura Tirelli
Giorgio e Graziella Prandoni con i loro figli Silvia e Gigi vivono a Taino dal 1975.
Entrambi con il loro lavoro hanno dato un fattivo contributo al paese: Giorgio è stato per 23 anni direttore della Manifattura di Taino, ora Filatura Pelegatta, e Graziella ha insegnato matematica e scienze nella scuola media di Taino.
Giorgio è originario di Busto Arsizio e discende da una famiglia che conta ben sei generazioni di tessitori. L’industria tessile italiana , come si sà, è nata e si è sviluppata proprio a Busto A. e nelle zone limitrofe e il nonno di Giorgio, Giuseppe, fu un pioniere di questa industria. Nel 1914 aprì una propria tessitura che fu attiva per ben cinquant’anni. Anche suo padre, Luigi, operò nello stesso campo come tecnico tessitore, per cui non è certo strano che Giorgio, visto la tradizione di famiglia, avesse fin da ragazzo un particolare inclinazione per questo settore di attività. Terminati gli studi di perito tessile e il servizio militare, iniziò a lavorare nel 1961 in una filatura di Fagnano, poi passò ad una di Lonate Ceppino e infine alla ditta Pelegatta di Busto in cui ha operato fino alla cessione della sua attività lavorativa nel 1996. Nel 1973 Giorgio si trasferì a Taino con l’incarico da parte del suo datore di lavoro di provvedre
all’installazione di una tintoria a Cheglio e assumere la direzione della produzione. Iniziare una nuova attività richiede sempre un grandissimo sforzo, al quale Giorgio non si è certo sottratto, dato il suo grande amore per il proprio lavoro. Si occupò di tutto, dall’edificazione del capannone al funzionamento delle machine, dall’insegnare il lavoro agli operai, a soddisfare le richieste dei clienti. Instancabile, ha dedicato per anni gran parte della proria giornata interamente alla tintoria. Oggi in pensione può guardare con orgoglio a quanto fatto e coltivare serenamente la propria passione per il giardinaggio.
Graziella Tortora Prandoni è nata e vissuta fino al matrimonio a Intra dove suo padre, Pierino, aveva una mescita e commercio di vini. La famiglia Tortora è originaria di Bisceglie in provincia di Bari. I nonni di Graziella, Carmela e Tommaso, si trasferirono sulle rive del lago Maggiore nel 1892 dove, come piccoli produttori di vino ed olio, aprirono tre osterie. Loro clienti furono nei primi anni del secolo soprattutto i “battelott” che traghettavano merci e passeggeri da una parte all’altra del lago e i “montanari” che al sabato, giorno di mercato ad Intra, scendevano dalle valli e non disdegnavano una sosta all’osteria per bere un bicchiere di buon vino. Con il passare degli anni le vecchie osterie furono sostituite dai più moderni bar. Così avvenne anche per l’attività dei Tortora che fu continuata dai figli, quattro maschi e quattro femmine. Pierino, il più giovane dei maschi, si occupò particolarmente del commercio dei vini, di cui fu un noto e riconosciuto esperto. Le due figlie di Pierino, Antonietta e Graziella, non hanno continuato la tradizione di famiglia, entrambe si sono dedicate invece all’insegnamento.
Graziella, laureata in Economia e Commercio, dopo qualche anno di insegnamento ad Intra e a Busto A., si trasferì alla scuola media di Taino nel 1976, allora da poco istituita, a cui diede un efficace contributo fino al 1982. Molti suoi ex-alunni ancora la ricordano con simpatia e rispetto per il suo costante impegno e l’attenzione sempre loro rivolta.
Silvia, la figlia maggiore di Giorgio e Graziella ha 25 anni, si è laureata lo scorso febbraio in Fisica ed ora lavora presso una società di informatica a Milano. Il secondogenito, Gigi, ha 22 anni e studia Economia all’Università di Varese.
Della famiglia Prandoni fa parte, e tutti gli sono molto affezionati, anche Trilli, un vivace e simpatico cane labrador.