di Laura Tirelli
Villa è uno dei cognomi storici di Taino. Esso deriva dalla parola “villa” che però, a differenza del significato attuale, designava anticamente un piccolo centro rurale, oppure un gruppo di caseggiati al centro di un podere, da cui i termini “villaggio”, “villano” ecc. I primi Villa appaiono a Taino nel XVIII secolo, forse provenienti da Nizza, che allora apparteneva ai Savoia, dove svolgevano l’attività di pescatori.
Il primo Villa rintracciabile negli atti pubblici è un tale Giovanni che fu eletto “Console” della Comunità di Cheglio il 7 marzo 1787. Secondo la formula di rito, alzando tre dita della mano destra promise e giurò davanti al regio canceliere Carlo Castiglioni “di adempiere con la maggior esattezza, onestà e prontezza a tutti i doveri connessi al conferitogli impiego, siano essi relativi agli affari comunali che agli oggetti tanto politici che giudiziari, sì civili che criminali, e specialmente si obbliga a portare le denunzie di tutti i delitti che seguiranno nella suddetta Comunità durante l’esercizio del mentovato impiego alla Pretura da cui dipende la Comunità medesima”. Per tale incarico gli vennero riconosciute sette lire annue. A quell’epoca Cheglio era comune autonomo e il Console eletto dai possidenti locali era responsabile di tutta la Comunità che comprendeva una ventina di famiglie. C’è poi un Giuseppe Antonio Villa che, come procuratore di Antonio Vedani, partecipò al Consiglio Comunale del 29 novembre 1834 durante il quale si discusse l’opportunità o meno di lasciare il libero pascolo nel fondo “Palude” a Cheglio di proprietà comunale.
Proseguendo nel tempo, troviamo una Caterina Villa, figlia di Giovanni di Cheglio, che fu tra le prime giovani donne assunte dal Setificio G.Gibert & C. Il suo nome si trova nell’elenco delle operie compilato nel 1898. Sempre a Cheglio abitava anche Antonio Villa, nato nel 1872, che nel censimento del 1901 è dichiarato emigrato in America come contadino giornaliero. Nel censimento del 1870 sono segnalate tre famiglie Villa, tutte residenti a Cheglio. In quello del 1901 la famiglie Villa sono nove di cui due residenti a Cheglio e sette a Taino, tra le quali la famiglia di Michele Villa, nato nel 1862 da Andrea e Teresa Caielli, che abitava in via Carrobbio (oggi via O.Paietta) nella corte detta dei “Campè”, con la moglie Rosa Bielli ed altri sette componenti la famiglia. Michele lavorava come mediatore per la compra-vendita di terreni e case ed ebbe nove figlie femmine ed un solo maschio, Egidio, nato nel 1905.
Egidio Villa fu un grande appassionato di ciclismo e di moto; partecipò a diverse corse ed aprì un negozio per la riparazione e manutenzione delle biciclette a Taino. Egidio, noto a tutti come Gidin, sposò Maria Giudici ed ebbe tre figli: Bruno, Rosella e Giancarlo. Il figlio Bruno ha ereditato sia l’attività paterna che il soprannome. Tutti a Taino conoscono il negozio del “Gidin” e il suo titolare, figura caratteristica, sempre disponibile a soddisfare le richieste dei clienti e a scambiare due chiacchere con tutti, proprio come si usava una volta, quando i negozi svolgevano anche la funzione di luoghi di ritrovo e i rapporti tra la gente erano improntati alla semplicità e sull’amicizia.